Ha lasciato questa vita il 25 luglio 2023 per esser accolto in Paradiso il mio carissimo amico Raniero Benedetto, che è stato un politico importante della Democrazia Cristiana, allievo prediletto di Aldo Moro, stimato da amici e avversari per la sua integrità morale e la sua cultura. Aveva 81 anni e negli ultimi tempi soffriva per diverse patologie.
L’avevo sentito al telefono per l’ultima volta il 17 giugno: mi fece intendere che era spiritualmente pronto a compiere il grande passo. Aveva una profonda fede in Dio e frequentava la Messa tutti i giorni.
Studioso appassionato di lingue antiche, aveva insegnato ebraico biblico nelle università pontificie.
Non si era sposato e aveva dedicato la sua vita alla politica, agli studi e a fare del bene al prossimo.
Conobbi Raniero quando ancora indossava i calzoni corti, il 1° ottobre 1952 nel cortile della scuola media Pascoli di Roma, mentre aspettavamo di essere chiamati per affrontare insieme l’avventura di un impegnativo triennio scolastico. Da allora ebbe inizio una bella amicizia che si è mantenuta salda per 71 anni.
Nella sezione A della Pascoli, con la professoressa di lettere Delia Brusa che fomentava la competizione tra gli alunni più bravi, eravamo i primi della classe, che gareggiavano sui due versanti della lavagna nelle traduzioni all’impronta dall’italiano in latino. Tornati a casa, ci telefonavamo quasi ogni giorno per confrontare le nostre rispettive versioni e portarle poi a scuola possibilmente perfette.
Negli stessi anni condividemmo il servizio di chierichetti di don Luigi Rovigatti nella parrocchia della Natività.
Passati al liceo classico in istituti diversi, continuammo a frequentarci nell’Unione Romana Studenti Medi e nel Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana.
Quindi Raniero intraprese la carriera politica, diventando prima consigliere e assessore al Comune di Roma e poi consigliere e assessore alla Regione Lazio per la DC, partito del quale è stato anche segretario regionale.
Nel 1979 Raniero fece da padrino di battesimo al mio secondogenito Fabio. Almeno una volta all’anno veniva a cena con la mia famiglia in casa mia.
Al suo funerale sono accorsi in tanti tra quelli che lo amavano. Al termine del rito, l’ex rettore dell’Università di Tor Vergata Enrico Garaci ha ricordato l’impulso decisivo dato da Raniero Benedetto, da assessore regionale alla Sanità, alla realizzazione del policlinico di quell’ateneo. Altri amici hanno reso testimonianza delle numerose opere di bene da lui compiute sia come pubblico amministratore sia come privato “samaritano”, e dell’attenzione e della premura che aveva per quanti si rivolgevano a lui per risolvere un problema o per ricevere un aiuto.
Nicola Bruni
Nella foto del 26 ottobre 2001, Raniero Benedetto alla festa per il mio 60° compleanno.