Il compleanno di Elina

Il 26 settembre ricorre il compleanno della mia Elina, che dall’8 agosto 2021 è in Paradiso. 

Io le sono infinitamente grato di avermi scelto come suo sposo, di avermi dato due bei figli e di avermi reso felice.

Siamo stati sempre convinti che la nostra unione fosse un dono di Dio, e per 47 anni abbiamo vissuto come sacramento la promessa nuziale di amarci e rispettarci nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia. Non c’è stata mai gelosia tra noi.

Alimentavamo il nostro amore scambiandoci ogni giorno delle tenerezze. E ogni sera, prima di addormentarci, ringraziavamo insieme il Signore.

All’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà nel contemperare i nostri caratteri e le nostre abitudini. Ma a poco a poco ci siamo assimilati e amalgamati, fino al punto che in alcune foto di coppia ci assomigliavamo come fossimo fratello e sorella.

Dopo i 60 anni, Elina si stancava a camminare per ricorrenti problemi di salute, e ogni tanto mi concedeva una breve “licenza” per farmi fare un viaggetto all’estero da solo. Ma bastavano pochi giorni di lontananza perché ci sentissimo entrambi “dimezzati”. Cosicché al mio ritorno, appena io varcavo la soglia di casa, subito ci abbracciavamo stretti stretti e ci baciavamo a lungo con grande entusiasmo, mentre la valigia aspettava fuori della porta.

Alcuni mesi prima di morire, Elina cominciò a preoccuparsi per me e mi disse: “Se io muoio, tu trovati un’altra moglie, non puoi stare da solo”. Io le risposi: “Dove la trovo una donna meravigliosa come te che si innamori di me?”.

Ora che Elina ha raggiunto il traguardo dell’eterna felicità in Paradiso, lei intercede per me presso l’Onnipotente – ne ho continui riscontri nella mia vita -, e io riesco a mantenere con la sua anima una comunione d’amore che mi infonde serenità e gioia di vivere.

Nicola Bruni

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Foto di Elina del 1977, con il primo figlio Paolo.

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