Una donna sola al comando: Giorgia. Finalmente, dopo millenni di dominio maschilista, avremo tutto il potere nelle mani di una donna, eletta a larga minoranza dal popolo che andrà a votare. Chi prenderà anche un solo voto in più diventerà “premier”, e farà “il bello e il cattivo tempo”, come “quando c’era Lui”.
Quella del premierato sarà la ragazza madre di tutte le riforme, una madre senza marito, che crede nella famiglia ma non nel matrimonio.
“O la va o la spacca”, ha minacciato “il” Presidente del Consiglio, parlando da “Telemeloni”, e lo ha fatto con una grinta da spaccamontagne, lasciando intendere però che “se la va, la spacchetta”. Infatti, spacchetterà la Costituzione e l’Italia varando tre riforme lottizzate tra i capi della maggioranza di governo: il premierato per Meloni, il regionalismo nordista per Salvini, il controllo della magistratura per Taiani.
Avremo una Costituzione più moderna, non più “anti-fascista”, ma “post-fascista”, al passo con i social media dove si comunica con i “post”.
E se la ragazza madre di tutte le riforme fosse bocciata da un referendum popolare? Nessun problema: “Chi se ne importa. Io non mi dimetto”, ha chiarito infine la ragazza Giorgia, accomodandosi sulla poltrona.
DIES satIRAE – di Nicolaus