Disumanizzazione, prepotenza e dio Denaro

“Indifferenza” è la tragica parola che la senatrice a vita Liliana Segre, superstite dei campi di sterminio nazisti, ha fatto scrivere a caratteri cubitali nel Museo della Shoah Binario 21 della stazione ferroviaria di Milano, da dove nel 1944, a 13 anni, fu deportata dopo essere stata arrestata senza alcuna colpa dalla polizia fascista. 

Fu, allora, l’indifferenza della grande maggioranza degli italiani di fronte all’applicazione delle leggi razziali antiebraiche e alla collaborazione dei fascisti repubblichini con i nazisti nella deportazione degli ebrei un’immensa vergogna nella storia dell’Italia.

Oggi, è l’indifferenza di gran parte degli italiani (1 su 2 non va a votare)  e della loro classe di governo di fronte ai massacri indiscriminati di persone inermi, tra cui decine di migliaia di bambini, a Gaza, in Cisgiordania e nel Libano, perpetrati dall’esercito israeliano su mandato del “criminale di guerra” Netanyahu, una nuova immensa vergogna per l’Italia, che – nonostante questi crimini – ha continuato a mantenere normali relazioni politiche e di affari con il governo israeliano e a rifornirlo di armi assassine.

Oggi chi governa lo Stato di Israele ha disumanizzato, nell’immaginario dei suoi soldati, il popolo palestinese consentendogli un’assoluta licenza di uccidere, anche a casaccio, in violazione del quinto comandamento del Dio degli ebrei. Così come i nazisti avevano disumanizzato gli ebrei sentendosi legittimati a sterminarli. Così come, sia pure in proporzioni ridotte, il governo italiano ha disumanizzato i profughi e i migranti che fa rinchiudere, schiavizzare, torturare, stuprare e uccidere nei lager dai trafficanti libici o li lascia affogare nel Mediterraneo omettendo e ostacolando i soccorsi ai naufraghi.

In questo panorama desolante, irrompe la prepotenza imperiale di Trump, che abolisce il diritto internazionale, rovescia la verità scambiando l’aggressore con l’aggredito, il dittatore con il presidente democraticamente eletto, l’alleato con il nemico, imposta sul ricatto e la minaccia le relazioni con il resto del mondo, e pone al centro dei suoi valori il dio Denaro, quello citato nelle banconote del dollaro (“In God we trust”, In Dio noi crediamo). 

Nicola Bruni